Impegno ed attenzione

La World Heritage List  annovera, tra gli attuali cinquantuno siti italiani, anche la bellissima Scogliera Amalfitana e le affascinanti Cinque Terre: avendo l’abitudine di viaggiare e non tornare mai nello stesso luogo ho avuto la fortuna di visitarle entrambe ma in tempi diversi e, pur con le dovute sfaccettature, posso affermare che rimangono strutturate in maniera similare: un’unica strada che collega i tanti paesini affacciati sul mare, tanti borghi marinari che godono di singole peculiarità e pittoreschi paesaggi a volte, per davvero, sublimi.

Certo, la strada statale 163 che collega Positano a Vietri Sul Mare si differenzia lievemente dalla strada provinciale ligure 38 che permette il tragitto tra Monterosso al Mare sino a Riomaggiore ma, indubitabilmente, l’una e l’altra si snodano in maniera superbamente arzigogolata al fine di potersi adagiare su quelle frastagliate coste; non è, ovviamente, l’unico punto in comune tra di loro ma sarebbe lungo l’elenco delle peculiarità che ne hanno permesso, per ambedue i siti, la catalogazione tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO e, certamente, questa rubrica non gode di nessuna titolarità per poterne parlare.

Di un fattore, però, sono certo: per transitare su tali strade occorre mettere tanto impegno e tanta ma tanta attenzione nella guida di un qualsiasi veicolo a motore.

E non basta essere devoti a Santa Lucia – la cui statua in legno è gelosamente conservata a Maiore all’interno del Museo della Collegiata di Santa Maria a Mare – per potersi garantire un’incolumità che deriva, spesso, anche dal modo di guidare degli altri.Santa Lucia

Anzi, a maggior ragione, occorre impegnarsi ancor più: inerpicarsi per quelle strette strade, con il motore che arranca e soffre per le alte temperature, rimanda ad un mettersi alla prova con tenacia e, soprattutto, stando attenti al comportamento che gli altri utenti della strada mantengono durante la loro guida.

Ma, tutto ciò, cosa c’entra con noi Periti Assicurativi?

Pensiamoci un attimo: vi dicono nulla “impegno” ed “attenzione”? Ed il fatto stesso che con l’impegno e con l’attenzione si riescono a percorrere strade difficili che servono a raggiungere obiettivi di incommensurabile bellezza?

Se, per davvero, non vi danno la misura della nostra “distrazione” verso i problemi che ci attanagliano e se, comunque, rimaniamo insensibili al bisogno di migliorarci sol perché viviamo, ognuno di noi, nel nostro splendido isolamento (i siracusani, giornalmente, respirano l’aria dell’inarrivabile e barocca Ortigia, isolotto che brilla tra le perle dell’Unesco, e non prestano attenzione nemmeno agli incroci visto che la circolazione dei veicoli a motore è inibita …) allora vuol dire che siamo arrivati al capolinea: siamo riusciti ad annullare quel bisogno intrinseco che dovrebbe contraddistinguere l’essere umano: il bisogno di seguir virtute e canoscenza ovvero lo stimolo ad essere curiosi anche verso le stesse cose che ci circondano e, peggio ancora, verso tutto ciò che facciamo.

In altri termini: Ortigia è bella, anzi, bellissima! Ma provate ad avventurarvi sulla strada statale 163…. Solo pochi riusciranno a portare a termine, incolumi, il tragitto e, nel contempo, ammirare le bellezze circostanti.

Forse, anche, con l’aiuto di Santa Lucia.

 

 

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