Guard-rail

Quando si discute di guard-rail si dovrebbe sempre tenere in conto che esso è predisposto, nella norma, per resistere agli urti delle vetture che circolano e che, malauguratamente, finiscono su di esso; addirittura la funzione per cui è predisposto è quella di reindirizzare il medesimo veicolo verso il centro della strada in modo tale da allontanarlo dal pericolo incombente di finire fuori dalla carreggiata.

Ciò ha più probabilità di successo se sussistono due condizioni fondamentali: che la velocità dell’auto “urtante” sia adeguata alle condizioni della strada percorsa, nel rispetto dei limiti imposti, e che il medesimo guard-rail “urtato” sia stato posto nel pieno rispetto delle norme vigenti ed adeguato alle condizioni generali del luogo ove esso viene installato.

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Le nostre strade sono disseminate, invece, di guard-rail non a norma rammentando, anche, che sono percorse da macchine i cui conducenti lasciano, troppo distrattamente e troppo frequentemente, il piede destro premuto sull’acceleratore tanto da innescare una miscela esplosiva laddove si assiste ad incidenti gravi con perdita di vite umane.

Poi vi sono quei casi eclatanti in cui solo uno dei due elementi è causa scatenante di un incidente: un guard-rail regolarmente installato e sostanzialmente adeguato ai luoghi non potrà mai contenere un urto violento di una vettura che viaggia a velocità eccessivamente elevata e, d’altra parte, un guard-rail installato irregolarmente o non completato o non adeguato non potrà mai contenere e reindirizzare un auto che su di esso collide pur mantenendo una velocità adeguata ai luoghi ed ai limiti imposti.

E, credetemi, questo secondo caso è molto più frequente di quanto si possa ipotizzare. Guard-rail senza cuspide che invadono (effetto ariete) l’abitacolo andando a ferire gravemente o mortalmente uno degli occupanti del veicolo oppure guard-rail accessoriati da reti metalliche protettive con il filetto elicoidale ed appuntito molto più di una qualsiasi lancia, rivolto verso la carreggiata o, ancora, guard-rail posti ad un’altezza da terra che nemmeno le macchinine dei bambini riuscirebbero a cozzargli contro; guard-rail malandati, deformati, con le singole barriere staccate una dall’altra, arrugginiti, divelti e mai ripristinati; senza parlare dell’assoluta trascuratezza che esiste – già nella progettualità – verso i motociclisti a cui il guard-rail si presenta come una vera e propria ghigliottina. Ma qui si dovrebbe aprire un altro capitolo!

Tanti casi quanto più disparati possibile e tutti con esiti gravi per ricordare che abbiamo una vita da vivere e basta un secondo per morire.

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