Il perito assicurativo è uno smeraldo: 7 motivi per trovare lavoro

È risaputo che l’incidente stradale è l’evento più democratico che si conosca; chiunque ne può rimanere coinvolto: giovane, anziano, donna, bambino, ricco, povero, nero, giallo, islamico, ortodosso, potente, disoccupato, alto, biondo, magistrato, con gli occhi azzurri, grasso, sordo, attore famoso, cardinale, soldato, senza un soldo in tasca e, finanche, il presidente di una qualsiasi società di assicurazione.

Non vi è preclusione alcuna per evitare la possibilità di escludere tale evenienza e, già di per sé, ciò rende meno antipatico tutto il contesto che, dunque, si prospetta come un grande teatro dove, potenzialmente, tutti possono recitare anche solo come comparse.

I periti assicurativi hanno, quindi, la possibilità di rapportarsi con chiunque che, potenzialmente, venga coinvolto in un incidente stradale e già questo elemento potrebbe essere determinante per poter affermare che tale mestiere è uno tra i più belli che si possono svolgere in Italia.

smeraldi

A ben pensarci vi sono almeno sette buoni motivi – brillanti come smeraldi – che rendono piacevole questa attività e, forse, quella appena accennata non è nemmeno elencata tra le più importanti; vediamo, infatti, di inventariare questi motivi per intendere cosa piace di più:

1) è un lavoro in continua evoluzione; se non sei aggiornato sui veicoli – a due, a tre o a quattro  ma anche a dieci ruote – che vengono immessi sul mercato sei già due passi indietro; la cosa bella è la facilità di aggiornamento: basta stare sulla strada ed osservare e magari, una volta al mese, acquistare qualche buona rivista che illustra i nuovi e vecchi modelli.

2) è un lavoro che ti appassiona senza svelare i validi motivi di tale passione; in esso riversi l’accanimento e la perseveranza per raggiungere obiettivi fondamentali e ti accalori quando qualcun altro si infervora nella discussione o per le assurde richieste che avanza e che, giustamente, devono essere, in qualche modo, calmierate o perché non riesci a convincere il tuo provvisorio interlocutore ad accettare i concetti di cui hai padronanza assoluta.

3) è un lavoro remunerativo il ché, come sempre, non guasta: scorrono fiumi di denaro per far fronte ai risarcimenti dovuti e, in proporzione, vengono riconosciute onorari e parcelle che farebbero felici tante persone. Ciò permette l’uso di autovetture sempre nuove e moderne, vacanze da sogno, una vita familiare agiata in una casa con tutti i confort.

4) è un lavoro comodo ovvero si può svolgere nei momenti liberi da altre attività ricreative ben più importanti; non ti assilla, non ti tormenta, non ti ossessiona, non ti soffoca ma, anzi, ti incita sempre più a migliorare te stesso al fine di ottimizzare i rapporti interpersonali con chiunque tanto che, spesso, si è brillanti, intuitivi, cordiali, cortesi, educati e, soprattutto, disposti al dialogo ed al confronto.

5) è un lavoro per tutte le età e ciò si deduce dal fatto che viene svolto sia dai giovani che hanno appena superato, brillantemente, il relativo esame e sia da persone piuttosto avanti con la propria età; questi ultimi non intendono abbandonare il proprio lavoro – forse perché troppo affezionati ad esso per i precedenti quattro motivi – e lo tengono ben stretto sino a quando il loro fisico e le forze che hanno lo consentono. Sono gli unici che hanno acclamato, definendola “miracolosa”, la cosiddetta “riforma Fornero”.

6) è un lavoro utile alla collettività e tale condizione la si riscontra tutte le volte che viene avvistato per strada un perito assicurativo: acclamazioni, scene di giubilo, strette di mano quasi fosse un semieroe tornato dal fronte.

7) è un lavoro di pieno intelletto: vallo a trovare un altro lavoro dove ti devi ricordare i nomi di tutte le persone che hai conosciuto perché hanno avuto un incidente oppure devi ricordare il costo del singolo ricambio magari montato nel 1978 su una Fiat 126; nemmeno un settimanale di enigmistica, per quanto professionale sia, ti allena tanto.

Questi i motivi sostanziali emersi dal resoconto fatto dalla po.so.so. s.p.p.a. (Popolare Società Sondaggistica società per piccole azioni) dopo che è stato assegnato l’incarico di contattare un campione dei vari professionisti che operano nel settore peritale italiano; da parte mia credo che tale risultato rispecchi, in buona parte, la realtà e nulla mi fa pensare che possano sussistere forti oscillazioni essendo che riscontro in molti colleghi le identiche caratteristiche sopra elencate.

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