Sbandata con ABS – Fausto Sarnataro Perito Assicurativo

Oltre alle gite scolastiche che girovagano all’EXPO 2015 ed alle visite degli anziani organizzate nei tanti santuari più o meno cristiani questo è il periodo dei “congressi” e delle “riunioni” che mirano a registrare organigrammi e a rifissare obiettivi.

Siracusa, meta turistica per eccellenza, non è da meno e basta girare lo sguardo per vedersi circondati da tedeschi, francesi, inglesi ed anche qualche extracomunitario. E non è da meno nemmeno la categoria dei Periti Assicurativi che, con simpatica auto ironia, ha deciso di riemergere dalle ceneri tentando un’impresa assolutamente difficoltosa: convincere l’utenza a servirsi della preparazione professionale che contraddistingue gli stessi professionisti.

Sembrerà strano ma, nonostante una Legge dello Stato si ha necessità di ribadire, quasi giornalmente, le peculiarità che la differenziano ed è ancora più strano se si ammette che tale necessità ricorre spesso in ambienti dove la medesima Legge dovrebbe essere applicata rigorosamente e, cioè, nelle aule di Giustizia del Tribunale.

I periti assicurativi arrancano, soffrono, lottano, si sfilano e si ripresentano, si sfaldano e si ripropongono ma, dall’altra parte, imperturbabili, trovano le Istituzioni: granitiche nella loro compostezza, incrollabili nelle loro convinzioni, forti del loro sapere e del loro potere.

È una lotta impari che non può sfociare in mischia né, tanto meno, in zuffa laddove se ne vedrebbero, certamente, delle belle: i Periti Assicurativi devono e vogliono rispettare i canoni del rispetto e della ragione nonostante arrivi qualche sberla di troppo!

Eppure sarebbe semplice mantenere almeno un punto fermo da cui articolare ogni discorso: al comma 1° dell’articolo 156 del Decreto Legislativo n. 209 del 7 settembre 2005 (Codice delle assicurazioni private, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 239 del 13 ottobre 2005) si stabilisce quanto segue:

“L’attività professionale di perito assicurativo per l’accertamento e la stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti soggetti alla disciplina del presente titolo non può essere esercitata da chi non sia iscritto nel ruolo di cui all’articolo 157”.

Disarmante!

Non dovrebbe essere necessario nemmeno il tentativo di traduzione dal politichese all’italiano eppur tuttavia ancora oggi è legittima una domanda: ma allora perché vengono affidati incarichi professionali correlati all’estimo di autoveicoli o natanti, a soggetti non iscritti al Ruolo Nazionale?
Bho!