Principe azzurro • Perito Assicurativo Sarnataro

Tronfio, tanto alto quanto grosso, fintamente sicuro di sé e con in mano qualcosa di indefinibile, si aggira per gli ambienti del Tribunale come un leone nella savana; le gazzelle sono il suo obiettivo principale ma non disdegna nemmeno altri soggetti indifesi o tanto ingenui da fidarsi del suo modo di fare assolutamente intriso di ipocrisia.
E pensa di essere il principe azzurro. Ed, invece, non è nemmeno il cavallo del principe azzurro. Nonostante il codone che, caso mai, lo fa rassomigliare ad un asino!
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Poi, ad un certo punto, si infila in qualche aula per tentare un’impossibile transazione ma si sa già che con lui si litigherà solamente: la giornaliera scorrettezza avrà il sopravvento ed anche il più mite dei suoi antagonisti sentirà lo stimolo per sillabare quel vocabolo in uso nelle aree portuali più che nei salotti buoni a lui, in ogni caso, preclusi.

Il ricatto è il suo credo e ad esso si affida anche quando qualcuno si avvicina a lui in forma amicale sperando che abbia un’anima. Nulla da fare, tempo sprecato e speranze deluse.
Poi c’è lei: bella e fondamentalmente sciocca perché non ha ancora intuito con chi ha a che fare e quanta amarezza proverà nello scoprire ciò che già tutti sanno.

E pensa di essere la destinataria di un fulgido futuro che sarà più facile dominare salendo a bordo di sfreccianti saette senza rendersi conto che tale azione, di per sé, la caratterizza e la fa apostrofare con altro vocabolo in uso nelle viuzze attigue alle aree portuali.
Il pettegolezzo è il suo credo e ad esso si affida per rilanciare una propria immagine fatta di flirts passati che bene non le hanno fatto nemmeno dal punto di vista prettamente fisico.
Infine ci siamo noi, tutti noi.
Utenti, assicurati, danneggiati, carrozzieri, periti, medici, giudici, lavoratori, testimoni, colleghi, … tutti.
E, per loro, non contiamo nulla perché loro e solo loro sono gli esseri perfettissimi che si aggirano nell’ambito di un contesto, fatto di disonestà, che nemmeno li scalfisce.
Tutti disonesti tranne loro.
Nessun principe azzurro tranne lui.
Nessun’altra bella come lei.
A me, invece, hanno insegnato che il principe azzurro non esiste.
Ed ho incontrato tante ma tante belle persone; veramente belle!
Dentro e fuori.

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