Giudici e CTU beceri- Fausto Sarnataro Perito Assicurativo Siracusa

Lentamente ma inesorabilmente emerge: la crisi ha colpito anche il mondo giudiziario e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti visto che le cause civili iscritte al Ruolo Affari Contenzioso sono in violenta decrescita e visto la chiusura forzata di quegli uffici del Giudice di Pace dedicati più all’imboscamento di qualche dipendente statale piuttosto che a soddisfare la voglia di giustizia di qualche solerte, quanto ingenuo, cittadino che ancora credeva di poterla ottenere senza tanto impegno.

Ma il segno tangibile che esiste un vero stato di emergenza economica lo si rileva quando vi è da versare “l’acconto” al CTU.

È un passaggio fondamentale che occorre fronteggiare, prima o poi, in quasi tutti i processi civili ed, in particolare, in quelle cause dove si affronta l’argomento correlato al risarcimento del danno derivato dalla circolazione stradale.

“Il Giudice dispone che venga versato un acconto pari ad € 300,00 (ma anche 400,00 ed anche 500,00) al CTU prima dell’inizio delle operazioni peritali e pone detto anticipo a carico di parte attrice.”

Idealmente rimanda più ad un bollettino di guerra piuttosto che ad un’ordinanza in un contesto processuale e, ancor più, rimanda a sostanziali e riottosi imposizioni che mal si sopportano non fosse altro che esse provengono dall’alto.

Qualche tecnico nominato dal Giudice ha interpretato questo stato di bisogno delle persone che non possono versare le somme in acconto come una sorta di rifiuto e, errando grossolanamente, ha rifiutato di espletare il proprio incarico nonostante la norma vieti espressamente tale atteggiamento.

Qualcun altro, forse ancora più imbecille, ha ritenuto corretto non iniziare le operazioni peritali sino a quando la parte onerata non abbia provveduto a rispettare le disposizioni del Giudice senza nemmeno ipotizzare che tale atteggiamento è specificatamente previsto come reato di natura penale (omissione di atti d’ufficio ed altro) e senza intendere che le somme in acconto devono essere versate dalla parte e, giammai, dal legale o, peggio ancora, dal CTP sul quale incombe, peraltro, l’onere, di affrontare e di confrontarsi con quel becero a cui sembra abbia tolto per sempre il malloppo tanto da gridare, con estrema assenza di professionalità, “smamma se non mi porti i soldi”.

Eppure, in una specifica ordinanza che è stata emanata non più tardi di ieri, abbiamo rilevato di peggio: premesso che essa riguarda la nomina di un soggetto nemmeno abilitato a svolgere il ruolo di CTU laddove ricorrano i presupposti per redigere la stima di un danno su un veicolo gravato da assicurazione RCA obbligatoria (in altri termini: un abusivo! Ma di questo si parlerà nei prossimi articoli), si riporta integralmente quanto il Decidente ha disposto:

“L’acconto è fissato in € 300,00 e, al riguardo, il Giudice di Pace dispone espressamente che, in assenza di corresponsione del medesimo, il CTU è facultato alla rinuncia al mandato ed alla restituzione degli atti al Giudice, che terrà conto del comportamento della parte”.

Ditemi che non è vero! Che è un brutto sogno!

Gli uffici della Procura della Repubblica sono spalancati anche lunedì mattina.

Il tempo che si possa acquisire copia dell’ordinanza …