Diniego al pagamento • Fausto Sarnataro Perito Assicurativo Siracusa

Quando stavo per inoltrare al professore Sabatini – Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca – la lettera che mi è pervenuta, ho avuto la sensazione che, dopo averla letta, Egli avrebbe abbandonato le braccia sui propri fianchi ed avrebbe sbruffato profondamente e con fastidio.

L’ho tenuta per me ringraziando la sorte che non mi hanno risposto in Xhosa (la lingua dell’immortale Nelson Mandela).

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Per questioni di riservatezza non la posso pubblicare ma sfido i miei colleghi a rispondere velocemente a questa semplice domanda: cosa significa il vocabolo “misunderstanding”? Avete letto bene: misunderstanding!

Da ignorante di ritorno quale sono ho immediatamente pensato che avessero sbagliato quando hanno scritto, in una lettera di una società di servizi assicurativi, questo astruso vocabolo assolutamente esterofilo; se poi si pensa che nella medesima lettera, ad un certo punto, si leggeva anche “outsourcing” si capirà quali e quanti dubbi siano piombati sull’opportunità di continuare a svolgere questo strano mio mestiere.

Eppure avrei voluto sottoporre a giudizio dell’esimio e preparatissimo professore una domanda semplice che, a questo punto, giro a me stesso e a chi mi legge: è più pregnante scrivere – in una comunicazione formale – simili vocaboli oppure era meglio utilizzare “malinteso” ed “esternalizzazione”?

Si sa: la globalizzazione incombe e, quindi, è meglio dialogare in Inglese piuttosto che in Italiano così come era meglio, per don Abbondio, dialogare in Latino con Renzo e Lucia.

Oddio, non è che sarebbe cambiato qualcosa: il diniego al pagamento sarebbe ugualmente pervenuto magari ricorrendo ad un servizio di outsourcing; e se qualcuno avrà da lamentarsi ci verrà precisato, con tanta nonchalance, che si è trattato di misunderstanding.

Tutti soddisfatti. Tranne il professore Sabatini.

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