Fiele e veleno

Non se ne può più! Non se ne può più! Non se ne può più!

Lo so: stai leggendo anche tu e stai sghignazzando alle mie spalle nella certezza che mai nessuno saprà della tua ostilità verso di me; e non sai, invece, di essere stato scoperto.

Si, proprio tu!

Tu che (s)parli alle spalle e trami contro un tuo collega per il solo gusto di parlarne male; o, forse, lo fai solamente per invidia.

Tu che non sei capace di scrivere due parole, in italiano corretto, in fila una dopo l’altra e che critichi “a prescindere” chiunque abbia qualcosa da argomentare; o, forse, lo fai perché frustrato in famiglia.

Tu che fingi di conoscere regole e comportamenti e che, invece, ti sei abituato a scopiazzare le relazioni dei tuoi colleghi più preparati e più esperti; o, forse, lo fai perché la gelosia ti corrode l’animo ed il cuore.

Tu che agisci incoerentemente o, peggio ancora, con assoluta ignoranza tentando di prevaricare grossolanamente gli altri che si muovono nel rispetto delle regole; o, forse, lo fai, per mediocre arrivismo.

Tu che con il tuo modo di fare, stupidamente furbastro, continui a minare il rapporto cordiale che dovrebbe esistere tra colleghi facendo in modo di spargere fiele e fandonie; o, forse, lo fai perché sei nato già figlio di un sospetto.

veleno

Davvero! Non se ne può più di sopportare i tuoi tradimenti e il tuo veleno; sono giunto al capolinea, alla determinazione che, in questa maniera, non  si può più andare avanti.

Non vi è altro rimedio che ricorrere all’autorità giudiziaria; la Magistratura saprà porre un freno al tuo modo di fare assolutamente scorretto e pregno di incompetenza.

Nonostante meriteresti un lento avvelenamento, non riesco, però, ad auspicarti nemmeno una condanna pesante: niente carcere e nemmeno arresti domiciliari; men che meno di mandarti al confino: ammorberesti l’aria di altri che non hanno fatto nulla per incontrarti. La giusta pena consisterebbe nell’obbligo a stare seduto in un banchetto e, come un qualsiasi scolaro, leggere qualche buon manuale da dove, finalmente, potresti trarre informazioni utili a svolgere quel maledetto lavoro che ti ostini a fare (male) solo perché non hai voluto studiare quando era necessario.

Sperando tanto che, dopo averlo letto e, decine di volte, riletto e dopo averlo quasi imparato a memoria e dopo che ti sarà spiegato in ogni sua parola, in ogni suo concetto, in ogni suo contesto ed in ogni suo iter, la finirai di atteggiarti a Marchese de Bradomin che, perlomeno, vantava avventure galanti fini a se stesse.

Nessuno, infatti, crede che tu, nel passato, abbia avuto un flirt con il Codice Civile ma tanti pensano che tu sia da Codice Penale.

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